Trentotto anni di Chirurgia Plastica


Sveglia alle 7.00, in sala operatoria alle 8,30, con nelle mani la passione di cercare di tirar fuori da ogni donna ciò che di non detto esiste nell’anima di ciascuna di loro, di dare forma ai loro desideri più nascosti, di dare nuovi volumi e forme ai loro corpi.
Chirurgo di tutti, ma non per tutti, consigliere e amico delle donne, opera solo chi capisce che la chirurgia estetica va saputa “indossare”, che una ritocco deve esaltare prima l’anima e poi il corpo. Non tecnicismo astratto, ma valorizzazione del concetto di fascino e seduzione.
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L’arte della Chirurgia Plastica, Chirurgia Estetica e Ricostruttiva con il Prof. Marco Gasparotti


L'arte della chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica, una chirurgia che se ben fatta non si deve quasi vedere, deve essere elegante, un po’ snob, mai volgare. ”Ecco perché Capi di stato, ministri, imprenditori, attrici e cantanti famosi, italiani e stranieri entrano nel suo studio… ma lui non va mai nei loro salotti…“ perché la discrezione è massima nella nostra professione”…
Citato tra i 100 chirurghi plastici più bravi al mondo dal Sherrell Aston Institute di New York, vincitore nel 2000 e 2001 del premio mondiale chirurgia estetica dell’American Society of Cosmetic Surgery, membro della società Americana e Brasiliana di chirurgia plastica, ha scritto libri di chirurgia estetica tradotti in ogni lingua, è continuamente ospite di televisioni nazionali e riviste, ed ha pubblicato con Sperling e Kupfer “Che faccio, mi rifaccio?” devolvendo gli incassi alla Lega contro i tumori infantili del Policlinico Umberto I di Roma, Clinica Pediatrica, Universita’ la Sapienza. La bellezza è movimento, è seduzione, è intrigo.

È come una donna riesce a valorizzare piccole parti di sé se non è bellissima, o come sa riempire una stanza con la sua presenza e con il suo fascino. Non è un bel naso o un seno più arrogante. Mi piace prendere per mano ogni paziente e seguirla negli anni, suggerendole di volta in volta piccole correzioni che la rendano più sicura di sé, più estroversa… più femmina. Dall’avvocatessa napoletana della quale cerchi di frenare l’irruenza eccessiva, alla donna manager milanese che aiuti a liberarsi del suo tailleur grigio…con una scultura dei glutei. Dettagli che devono provocare, mai sfacciati”. Lo trovi a Cortina d’inverno, a Porto Cervo d’estate, non alle feste, ma in giro con Michelangelo, suo figlio. Ma sopratutto all’Isola di Cavallo, nel “suo ” mare, dove si rifugia anche nei fine settimana d’inverno.

“Amo il vento delle Bocche di Bonifacio, la forza delle sue onde,il silenzio dell’isola. Un silenzio di millenni di storia di mare.” Ironico, affascinante, vulcanico, deciso, gentile con tutti. “Ho imparato che l’umiltà è la qualità dei forti. L’avere sempre il contatto con la realtà e non montarsi mai la testa è fondamentale nel mio lavoro, come in ogni altro lavoro di grossa responsabilità. Quando una donna mi affida il suo viso, o un padre mi fa operare la figlia, capisci che gesto grande fanno e devi dedicarti con tutta l’anima, la scienza e la passione perché i loro sogni diventino realtà.”

I MIEI LIBRI

Che faccio, mi rifaccio?
Il Prof. Marco Gasparotti devolve il ricavato del libro a: Io, domani… Associazione per la lotta contro i tumori infantili. Servizio Speciale di Oncologia Pediatrica. Ospedale Umberto I – Università di Roma “La Sapienza”
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Belli si diventa, belli si rimane
Il Prof. Marco Gasparotti devolve il ricavato del libro a: Io, domani… Associazione per la lotta contro i tumori infantili. Servizio Speciale di Oncologia Pediatrica. Ospedale Umberto I – Università di Roma “La Sapienza”
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  • La spiaggia parla delle donne. Loro non parlano, fanno parlare i loro corpi. Con una lingua difficile da capire: va interpretata perché fatta di attimi fuggenti, di sguardi veloci falsamente distratti. Di movimenti rapidi o molto lenti. Un groviglio di occhiate non viste, di dettagli del corpo mostrati o sapientemente nascosti.

  • La gente pensa di capire quando una donna è rifatta. In realtà notano solo quando qualcuna è rifatta male e non si accorgono delle migliaia che incontrano per strada, al mare, o in discoteca che sono state rifatte bene. Se rifatte bene... a volte non le notiamo neanche noi "addetti ai lavori". Gli uomini che le accompagnano poi non se ne accorgono neanche quando le hanno nel letto.

  • E' affascinante la cinquantenne che entra nello studio dicendo che non si accetta più e che si vede invecchiata. Ma si siede di fronte a me accavallando le gambe con classe, tenendo le mani snelle e dalle dita lunghe aggrappate a stringere i braccioli della poltrona. E guarda avanti a sé sorridendo, con un viso percorso da rughe che parlano di mari lontani, di montagne piene di neve, di estati assolate, di barche.

  • Il fascino di una donna non si calcola "un tanto al chilo" e non si aggiunge charme solo con protesi, iniezioni e bisturi che danno volumi e proporzioni perfetti. Se le donne capissero che esiste il fascino, e che per gli uomini questo è molto più importante della bellezza, i chirurghi plastici morirebbero di fame.

  • Non c'è niente di più affascinante al mondo che riuscire a entrare nella testa di una donna, e scoprire il "non detto" che si cela dietro i suoi occhi, o dentro un seno che si porge per la prima volta durante la visita. Non c'è niente di più intrigante, per un uomo che fa il mio mestiere, che poter dire, quasi in una sorta di delirio di onnipotenza: "Cosa vuoi da me?"

  • Ho capito solo dopo più di vent'anni, cosa il Maestro (Ivo Pitanguy, il chirurgo plastico numero uno al mondo) volesse dirmi, quando affermò: "Se non ami le donne profondamente, se non riesci a entrare nel loro cuore e nella loro testa, se non riesci a intuire cosa ti vogliono dire con uno sguardo, un sorriso, una mano passata nervosamente nei capelli, o accavallando lentamente le gambe, non sarai mai capace di cambiare la loro anima."

  • I corpi non hanno un colore: non sono marroni, né rosa, né bianchi. Solo il sangue è veramente rosso. E il respiro è veramente aria. L'aria che esce dalla macchina dell'anestesia durante gli interventi, quando l'unico rumore che sento è il respiro della donna che sto operando. Che si è addormentata sicura sotto le mie mani, non sapendo che la sto prendendo tra le braccia, per portarla dove il suo cuore vuole andare.

  • Ho sempre parlato tanto con le donne, spogliate, davanti a me, vestito. Le ho fotografate, ho disegnato sulla loro pelle, cambiato i loro corpi, aumentato i loro seni, cercando sempre di realizzare in forme armoniche ciò che nelle loro menti era solo un pensiero, un'immagine in bianco e nero.