Al momento il laser che da risultati migliori con il minor rischio di cicatrici e’ il laser Q-switch (NDYag e Alessandrite).
La caratteristica di questo laser è quella di emettere impulsi della durata di nanosecondi, in modo tale da provocare la frammentazione delle particelle di inchiostro che sono nel derma, dunque nella parte profonda della cute, senza danneggiare il derma.
Si possono ottenere degli ottimi risultati su tutti i tipi di tatuaggio, fatta esclusione per i colori chiari (rosa, verde , azzurro)
Quelli che possono residuare, al massimo, sono i cosiddetti ‘ghost tattoos’, che non sono cicatrici, ma solo ombre, e la cute resta intatta.
La durata del trattamento ed il numero di sedute necessarie dipende, ovviamente, dal tipo di tatuaggio da rimuovere, e dalla sua dimensione.
Se il pigmento depositato è di cospicua entità e /o la profondità eccessiva, possono rendersi necessarie molte sedute.