Il “Pellaro” dei Potenti
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Aprile 18, 2013La chirurgia estetica del naso (rinoplastica) a volte non è sufficiente a riequilibrare le proporzioni, ma può essere associata ad altre procedure rivolte ad un più completo miglioramento del profilo del viso. Spesso allora il chirurgo plastico consiglia di associare al miglioramento del naso anche quello del mento: nella maggior parte dei casi, si tratta di dare proiezione ad un mento sfuggente, altre volte di ridurre un mento sporgente.
Una maggiore definizione delle labbra o degli zigomi ottenuta sia con fillers che con protesi completa l’opera di abbellimento del profilo. Questo mese abbiamo chiesto al Professor Marco Gasparotti, Docente di Chirurgia Estetica in alcune tra le più prestigiose Università italiane, di parlarci della profiloplastica, un’altra le tecniche di chirurgia estetica combinata più richieste.
Professor Gasparotti,qual è l’obiettivo di questo intervento?
L’obiettivo che si pone la profiloplastica è quello di correggere i punti chiave del profilo (naso, bocca e mento), mettendoli armoniosamente in relazione tra loro.
Che requisiti dovrebbe avere un bel viso?
Di solito si ritiene che sia la regolarità dei lineamenti, ma questa non è in realtà una risposta completa. Quel che più conta è invece la giusta proporzione e armonia tra i tre piani che lo compongono: fronte-occhi, naso zigomi, bocca-mento.
Dunque l’obiettivo della profiloplastica non è solo quello di rendere esteticamente più gradevole il complesso naso-bocca-mento, ma soprattutto di dare al profilo un aspetto naturale che tenga conto di diversi fattori come le caratteristiche del viso, il sesso, l’età e anche la personalità del paziente.
È un intervento complesso?
L’intervento viene realizzato oggi con procedure che consentono tempi chirurgici minimi, il ritorno a casa in giornata ed un ritorno al lavoro e alla vita sociale entro pochi giorni.
Sono più frequenti le richieste di operarsi al naso o al mento?
Tra gli interventi di profiloplastica più richiesti, specie dagli uomini, la mentoplastica, che corregge la sproporzione in eccesso o in difetto del mento. Il prognatismo, ovvero la mandibola inferiore sporgente, o la condizione contraria del mento “sfuggente”, vengono risolti praticando un’incisione a livello della mucosa interna del labbro inferiore, attraverso la quale procedere alla riduzione ossea o all’inserimento di una protesi. Altro intervento di profiloplastica riguarda il rimodellamento delle labbra, e stavolta sono le donne a farne maggior richiesta. Se le labbra sono troppo carnose si ricorre alla cheilo-plastica; se sono invece troppo sottili e si desidera aumentarne lo spessore, si provvede ad infiltrazioni di fillers biocompatibili e riassorbibili.
L’intervento di correzione del profilo più richiesto resta comunque la rinoplastica, oggi realizzata senza rivoluzionare troppo la struttura del naso.
Si interviene solo sulle irregolarità, riportando se necessario le giuste proporzioni; il risultato estetico non dà l’idea di artificiosità come avveniva un tempo. Al contrario, il profilo acquista un’immagine di naturalità e di complessiva armonia.
Come si svolge l’intervento?
A seconda dei casi, l’intervento si esegue in day hospital o con un giorno di degenza in Clinica. Si interviene in anestesia locale con sedazione profonda, per un maggiore comfort del paziente, oppure in anestesia generale.
Se la nostra (o il nostro, vista la notevole percentuale di pazienti di sesso maschile che si rivolgono a noi per questo tipo di intervento) paziente desidera rimodellare l’intero profilo del viso (naso, bocca e mento), si comincia in questo caso con il rimodellamento del naso, realizzato dall’interno delle narici attraverso delle piccoli incisioni. Viene quindi adeguatamente modificata la cartilagine alare e triangolare e l’osso proprio del naso. L’intervento di rinoplastica termina con l’applicazione
di alcuni punti di sutura e la collocazione di tamponi nasali (da rimuoversi dopo 48-72 ore ore) e di un piccolo gesso da tenere per circa una settimana.
Si procede dunque alla correzione del mento, correggendone la sproporzione in eccesso o in difetto. Anche in questo caso s’interviene all’interno della mucosa, a livello endo-orale (all’interno della bocca), praticando una minuscola incisione.
A questo punto due sono le vie da percorrere: aumentare il volume del mento (attraverso l’inserimento di una protesi in silicone), o diminuirlo con la riduzione ossea. Le medicazioni dopo l’intervento di mentoplastica sono minime: alcuni minuscoli punti di sutura, ed una fasciatura compressiva da portare per qualche giorno.
Al fine di un rimodellamento ottimale del profilo, viene preso infine in considerazione lo spessore delle labbra. Se sono troppo sottili o asimmetriche, si provvede ad ottenerne le dimensioni ideali praticando delle micro-infiltrazioni con fillers riassorbibili.
Quali sono i risultati?
La correzione combinata del profilo ha un’elevata resa estetica sotto tutti i punti di vista. Intervenendo a livello delle mucose interne, l’intervento di profiloplastica non dà luogo a cicatrici
visibili. È tuttavia molto importante una attenta valutazione pre-operatoria, insieme al paziente, del risultato che si desidera ottenere, al fine di rimodellare il volto in un profilo armonico, senza però “stravolgere” in alcun modo alcune caratteristiche che sono spesso anche legate alla personalità dei nostri pazienti.
ARTICOLO PUBBLICATO SU TOP SALUTE DI MARZO 2013