Fatti sull’onda di un entusiasmo passeggero, i tatuaggi possono diventare scomode presenze sulla nostra pelle, ma oggi eliminarli è possibile grazie ai nuovi laser, sempre più selettivi ed efficaci.
Quale scegliere?
Il Prof. Marco Gasparotti, docente di Chirurgia Estetica Plastica e Ricostruttiva (info@ marcogasparotti.it) non ha dubbi, il laser Q-switch (NDYag e Alessandrite) dà ottimi risultati e non lascia cicatrici perché emette impulsi della durata di nanosecondi. Questi provocano la frammentazione delle particelle di inchiostro che sono nel derma senza danneggiarlo.
Durata del trattamento?
Dipende dal tipo di tatuaggio. Se il pigmento depositato è di cospicua entità e la profondità eccessiva, possono rendersi necessarie molte sedute. Va poi detto che i laser non leggono i colori chiari.