Questo è sicuramente il periodo dell’anno giusto per fare un peeling chimico, a meno che non abbiate intenzione di esporvi al sole della montagna. Per chi resta in città, invece, è il momento di agire, prima dell’estate; per spazzare via macchie ed imperfezioni cutanee e pensare al benessere della nostra pelle.
Con i peeling chimici si ottiene una pelle più giovane senza alterare in alcun modo la vita di relazione. Il peeling chimico è infatti una forma accelerata di esfoliazione che avviene attraverso l’uso di sostanze chimiche ad azione caustica. Il suo obiettivo è quello di levigare e migliorare l’aspetto della cute, rimuovendone gli strati esterni più danneggiati. Gli effetti dei peeling chimici variano a seconda della concentrazione e del PH della sostanza utilizzata.
Così si possono ottenere stimolazione e crescita dell’epidermide, rigenerazione di nuovo tessuto e induzione alla produzione di nuovo collagene. In base alla loro capacità di penetrazione nella cute e alla conseguente profondità di azione vengono classificati in superficiali, medi e profondi. E il livello di profondità dipende dal tipo di sostanza utilizzata, dalla sua concentrazione e dal tempo di applicazione: maggiore è la profondità, più evidente è il risultato che ci si può aspettare.
I peeling chimici più utilizzati sono quelli che utilizzano gli acidi salicilico, piruvico e tricloracetico (Tca), che può essere usato in diverse percentuali, e, in funzione di queste, risulta più o meno aggressivo e permette di fare sia peeling di superficie che medio-profondi.