Profiloplastica
Giugno 28, 2013Rischio dell’intervento chirurgico
Luglio 9, 2013
La prima visita è un momento importante per instaurare un corretto rapporto medico-paziente.
Si deve creare un clima di confidenza e di fiducia reciproca che contribuisce, tra l’altro, a rendere il rapporto prima, durante e dopo l’intervento piacevole e costruttivo.
La comunicazione tra chirurgo e paziente deve essere la più chiara e completa possibile, pena l’incomprensione, con tutti i problemi che seguono.
È bene avere chiaro il motivo della visita, cioè che cosa vi spinge a sottoporvi all’intervento chirurgico. Può capitare che una signora vada a farsi visitare dal chirurgo per ringiovanire il volto ed esca con un intervento al viso e uno al seno!
Quando le aspettative del paziente non coincidono con i risultati realistici anticipati dal chirurgo, possono crearsi gravi insoddisfazioni.
È possibile instaurare un buon rapporto medico-paziente solo se il paziente stesso avverte che il chirurgo è dalla sua parte e cerca la soluzione più idonea per migliorare la sua condizione e non cerca invece di perseguire a tutti i costi qualcosa di francamente irrealizzabile.
È bene che il paziente si faccia spiegare tutto (ma dovrebbe essere lo stesso specialista a chiarire il tutto!) richiedendo informazioni:
- sulla preparazione all’intervento: esami laboratoristico-strumentali a cui sottoporsi, stile di vita da assumere, tipo evitare di bere alcolici e, soprattutto, super-alcolici e di fumare, nelle due settimane che precedono l’intervento, eventuale sospensione di alcuni farmaci come aspirina o F.A.N.S. perché l’assunzione di qualche componente di un farmaco potrebbe precludere
il corretto andamento dell’operazione;
- sulla struttura sanitaria dove verrà operato e se questa sia equipaggiata per consentire di fronteggiare eventuali emergenze;
- sulla durata media dell’intervento, per regolarsi sull’andamento dell’operazione e sulla sua difficoltà;
- sull’uso nel primo periodo post-operatorio di fasciature, guaine compressive o tutori: è bene sapere se vanno usati anche di giorno e per quanto tempo;
- se sarà lo stesso chirurgo a seguirlo nel post-intervento; in certi casi, infatti, per i controlli si viene affidati agli aiuti o, sconsideratamente, al proprio medico curante che sarà perfettamente in grado di togliere i punti;
- sui tempi di recupero, anche tenendo conto del tipo di lavoro svolto, in modo da programmare adeguatamente la ripresa dell’attività: ciò vale soprattutto per gli interventi visibili come quelli al viso, ai capelli, al collo.
Il paziente deve prendersi tutto il tempo necessario per chiarire con il medico, in modo esauriente, i limiti dell’intervento, le possibilità reali di un certo risultato, incluse le alternative terapeutiche, le conseguenze di un’eventuale operazione (le cicatrici, i tempi reali di recupero…), in modo tale da affrontare l’operazione preparato e fiducioso di aver fatto la scelta migliore.