Come scegliere il chirurgo estetico
Luglio 9, 2013
Occhio agli eccessi
Luglio 11, 2013Non scegliere un chirurgo che:
1. Fa promesse da sogno: eterna giovinezza e risultati permanenti privi di rischi. Per fortuna non è ancora vietato invecchiare. Far invecchiare in modo salutare e in bella forma dovrebbe essere l’obiettivo promesso dal chirurgo da scegliere;
2. È bravo per «sentito dire», ma accertarsi che il medico in questione abbia un’adeguata, lunga e specifica competenza. Non girare tutte le cliniche della città prima di sceglierlo: questo metodo confonde solo le idee;
3. Sia sempre in giro per congressi, forse opera poco o è troppo mondano, il tipo da discoteca, perché se fa tardi vuol dire che la mattina dopo non opera, e quindi o lavora poco ed è poco allenato, oppure lavora lo stesso, ma con molto sonno nelle mani;
4. Sia troppo a buon mercato, perché o non ha stima di sé o lavora in strutture poco affidabili;
5. Opera il paziente dopo due giorni dalla prima visita… perché significa che non ha altri pazienti da operare;
6. Faccia il nome dei suoi pazienti, specie se personaggi famosi, perché troppo superbo e poco corretto;
7. Sia nervoso e ha poco tempo per parlare con il paziente perché…opera troppo in fretta. La visita deve stabilire una compatibilità «umana» con il chirurgo che deve essere una persona che vi piace, che vi tranquillizza e che capisca ciò che vi porta da lui. Un medico che non ha «capacità di ascolto», tempo e simpatia, deve essere scartato, perché non ne avrà neanche successivamente, magari in occasione di una complicanza;
8. Propone interventi «importanti» con l’uso della sola anestesia locale e ambulatorialmente o in Day Hospital brevissimo.
L’anestetico locale più utilizzato, la lidocaina, non può essere usato in grandi quantità per operazioni che invece dovrebbero prevedere l’impiego dell’anestesia generale;
9. Non parla l’inglese: i più importanti manuali di medicina e di chirurgia estetica e i congressi internazionali di aggiornamento sono in lingua inglese;
10. Abbia un bellissimo sito Internet con una eccessiva collezione fotografica del «prima e dopo» dei suoi interventi. Anche se esistono sempre eccezioni alla regola, una presentazione discreta, comunque, è un buon indicatore di qualità professionale.
Ulteriori campanelli d’allarme durante la prima visita
Già durante la prima visita (e in quelle successive), piccoli segni possono indicare che il chirurgo che si ha di fronte è più interessato a se stesso che alla soddisfazione del paziente.
1. Il chirurgo durante la visita ripete frequentemente termini come: chirurgia «dolce», «soft», anestesia «leggera», mentre minimizza fortemente le possibili complicazioni o non le citi affatto. I termini chirurgia «dolce» ed anestesia «leggera» sono abusati, e non corrispondono ad alcuna tecnica specifica. Si richieda un consenso informato in cui siano dettagliate tutte le possibili complicanze, anche quando si parla di «chirurgia dolce» ed «anestesia leggera», e se ne discuta con il chirurgo. Se il medico continua a minimizzare senza offrire dati certi, è forse il caso di cambiare professionista.
2. Il chirurgo afferma di utilizzare tecniche o materiali «rivoluzionari», poco disponibili sul mercato, di provenienza remota; afferma, inoltre, che solo pochissime persone, tra cui ovviamente lui, dispongono di tali tecniche o materiali.
Nessuna tecnica o materiale veramente efficace resiste alla «globalizzazione» per più di un paio di giorni dalla sua introduzione.
Diffidate di chi vi propone soluzioni miracolose e prive di rischi, tecniche « uniche » o esclusive mondiali. Se un medico è il solo ad usare qualcosa il motivo più probabile è che si tratti di prodotti o tecniche inefficaci, non testati e generalmente poco sicuri.
Si richieda una documentazione bibliografica, quali articoli su riviste internazionali, a supporto delle informazioni fornite dal medico, chiedere una seconda opinione ad un altro specialista.
3. Il chirurgo si presenta come presidente o segretario di una società scientifica la cui sede si trova presso il suo studio.
Molte società vengono costituite con il solo scopo di « prefabbricare » titoli professionali apparentemente prestigiosi. I nomi di queste società sono spesso altisonanti, in inglese, e includono definizioni geografiche sovranazionali (ad es. «Accademia Europea», «International Society of…», e così via).
4. Il chirurgo offre uno sconto se l’intervento viene prenotato subito! Non limitarsi ad una sola visita con un solo chirurgo, soprattutto se questi offre lo sconto nel caso in cui l’intervento venga prenotato subito.
La fase della scelta del chirurgo è la più delicata ed influenzerà l’esito finale del vostro intervento: non è questo il momento per affrettarsi.
Lo specialista serio non ha fretta di operare, né cerca di «convincere». Chi opera seriamente sa che risultati veramente soddisfacenti sono esclusivamente frutto dell’incontro tra la piena confidenza del paziente e l’abilità del chirurgo.